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Maltrattamenti psicologici

Li chiamano anche i maltrattamenti silenziosi. Subdoli raggiri della mente a danno di una delle parti di un rapporto che non funziona, e probabilmente non ha mai funzionato. Va subito detto che i maltrattamenti psicologici avvengono a danno sia della donna che dell’uomo. Nella stragrande maggioranza dei casi è l’uomo ad indossare le vesti del maltrattatore.

Segni indelebili che si celano nelle menti, difficili da scovare e mostrare. Chi li subisce, è caduto in una tela ben disegnata e pianificata. Una mente potente è in grado di individuare i punti deboli del partner al fine di sottometterlo. Sembra di parlare del male assoluto che mai può sfiorarci ed invece è dietro l’angolo.

Devi sapere che sebbene in questo articolo parleremo dei maltrattamenti psicologici che nascono nei rapporti tra moglie e marito o in generale tra partner, questo genere di violenze appartiene anche alla sfera lavorativa. Forse i maltrattamenti psicologici in ambito professionale sono ancor più estesi ma la differenza tra i due, la fa il tipo di tutela al quale sono sottoposti.

Forse se hai deciso di informarti su cosa siano i maltrattamenti psicologici è perché hai il dubbio che tu o qualcun’altro sia soggiogato e maltrattato da qualcuno molto vicino. Vedrai che continuando a leggere questo articolo ti sarai fatta, o fatto un’idea più precisa.

Di solito pensiamo ai maltrattamenti come a dei danni con conseguenze fisiche ben evidenti. In effetti un maltrattamento fisico è sempre preceduto da un altro psicologico. Esiste però anche il genere dei maltrattamenti solo psicologici senza conseguenze fisiche. Forse siamo portati a pensare che siano di un livello più basso rispetto alle violenze fisiche. Nella realtà una ferita al corpo ha un tempo di rimarginarsi molto più rapido di una ferita interiore, che lavora sulla nostra autostima incessantemente.

 

Come si sentono le vittime dei maltrattamenti psicologici?

Parole e sguardi che feriscono. Il disprezzo con l’obiettivo della sottomissione. Ma avviene in tempo lunghi, perché la vittima non deve potersene rendere conto. Bassa autostima, la sensazione di essere isolati. Sentirsi ridicoli, inutili ed incapaci di gestire una normale comunicazione. Scarsa autosufficienza poiché non valiamo nulla e non siamo capaci di fare nulla.

Vista dall’altra parte il molestatore psicologico, usa l’insulto e la minaccia. In compagnia non perde occasione per ridicolizzare il partner, subdolamente lo fa apparire inutile. Per contro la vita non avrebbe senso senza di lui. Normalmente ha un alto livello di controllo ed è molto geloso. L’isolamento dagli amici e parenti è una caratteristica ricorrente. La capacità sta anche nel sostituirsi al partner nei suoi rapporti affettivi più importanti. E’ in testa a tutte le decisioni, in qualsiasi ambito.

Il livello di minaccia è sempre molto alto praticamente si vive quotidianamente con la paura di essere abbandonati ad un tremendo destino. Nell’intimità il dominio psicologico si trasforma in superiorità e si manifesta a comando del maltrattatore.

I sensi di colpa sono lo strumento che si incunea nella mente della vittima che si auto infligge la pena, convinta com’è di non meritare quel partner, così superiore.

Il livello di controllo, come detto, è molto alto, si materializza nei consigli forti su come vestirsi, dei contatti e dei messaggi del telefono, dei conti di casa dei quali la sottomessa non sa praticamente nulla.

Spiace dover constatare che la vittima non si lascia aiutare facilmente, è convinta di essere meritevole dello sprezzo del compagno. Non protesta nemmeno, la sua autostima è azzerata. E’ relegata ad asservire il piacere dell’aguzzino.

Gli effetti fisici dei maltrattamenti psicologici

Se da una parte non si hanno vere e proprie ferite fisiche visibili, dall’altro la conseguenze della perdita di autostima porta con se situazioni croniche ben evidenti e che possono aiutare nel confermare la diagnosi che il maltrattamento e l’abuso psicologico è in atto e sta provocando forti danni.

Una tipica sintomatologia è la perenne sensazione di stanchezza, l’insonnia, fasi ripetute di cefalea anche intensa, presenza di dolori muscolari e alle articolazioni, possono esserci anche disturbi digestivi, in generale salute cagionevole a causa di un sistema immunitario deficitario.

L’impossibilità di riuscire a vedere un futuro migliore, porta a pensieri suicidi, prima ogni tanto poi più di frequente. La vita perde di interesse e si manifesta nella mancanza di desideri.

C’è anche il caso opposto che il maltrattatore stesso manifesti intenti suicidi, alzando il livello del ricatto emotivo. Non è facile aver a che fare con chi è disposto ad usare qualsiasi mezzo per mantenere il controllo sull’altra persona. Un controllo simile a quello che si può avere su un oggetto, nulla di più.

La violenza emotiva è molto più presente di quella fisica ma è meno punita, anzi c’è quasi un senso di tolleranza che la mantiene socialmente accettata.

La vittima di maltrattamenti psicologici è più incline alle dipendenze dall’alcol, dagli psicofarmaci o dalla droga. Tende a scappare dal mondo ostile che la tiene segregata.

 

Una rete per proteggersi dai maltrattamenti psicologici

Come si può uscire da un rapporto malato fatto di denigrazione e controllo costante? Il primo passo è sicuramente farsi venire almeno il dubbio che si sta vivendo una situazione di maltrattamento psicologico. Non è facile per chi ha una bassa autostima di se riuscire a vedere le circostanze con chiarezza. In genere si è confusi e si vive alla giornata.

Il ruolo degli amici e parenti è decisivo, questo lo sa anche l’aggressore ed è il motivo per cui esercita forte controllo sulle uscite e gli incontri.

Aiutare una persona sottomessa ad una altra psicologicamente non è semplice. La difficoltà sta proprio nell’individuare l’aguzzino, tanta è la sua furbizia nel generare un mondo positivo e perfetto attorno a se. Se comunque ci si riesce allora il passo successivo sarà quello di tentare di fare aprire la vittima in modo che inizi un rapporto confidenziale fatto soprattutto di ascolto.

Il tempo e l’apertura potrebbero aiutare a cominciare a percepire la realtà così com’è. Sebbene certe ferite non si rimarginino mai, l’allontanamento può offrire una vita migliore. Tentare di cambiare l’atteggiamento del maltrattatore è tempo perso purtroppo, la tendenza si manifesterà esattamente come prima.

Post Author: sosmaltrattamenti

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