Attacchi sul web. Come proteggersi

Quando si parla di maltrattamenti, sempre più spesso, si finisce con lo sfiorare la sfera virtuale, quella fatta di bit e di messaggi dove la gente, spesso per via della sicurezza trasmessa dal potersi nascondere dietro una tastiera, si lascia andare a comportamenti spesso inopportuni e alle volte addirittura oltre i limiti. Ne sono un esempio i casi di body shaming, un tipo di maltrattamento volto ad annichilire l’altra persona mediante le offese continue sulle sue condizioni fisiche e che sul web arriva al massimo del suo esponenziale, tramite l’uso di immagini e video di scherno.
A questo si uniscono poi i casi di stalking telematico, dove la “vittima” si trova a ricevere numerose email e messaggi spesso cariche di minacce non troppo velate ed in grado di minare la sicurezza personale.
Insomma, la violenza, in questi ultimi anni si è estesa anche sul web, abbracciando nuovi modi per ferire gli altri e il tutto senza essere visti e con meno possibilità di essere giudicati e pertanto puniti dalla legge.
Per fortuna, sempre più spesso, chi subisce simili attacchi decide di non soccombere all’infinito e di ribellarsi facendo appello ai pochi ma esistenti metodi per sottrarsene. Cerchiamo quindi di approfondire la cosa, in modo da capire come è giusto muoversi se ci si trova a finire nel mirino di dello stalker o dello “psicopatico” di turno.
Per prima cosa è sempre consigliabile porre molta attenzione alle proprie attività sul web.
Bisogna infatti ricordare che per quanto quella sfera venga definita virtuale è composta da persone reali che spesso, seppur sotto falso nome, si conoscono anche nella vita di tutti i giorni. Detto questo, il modo di agire e le informazioni che si sceglie di condividere possono fare la differenza. Spesso, stando dietro ad un monitor, si tende a dare informazioni che normalmente non si condividerebbero mai con il primo che passa. Si finisce così con lo scambiare foto, mostrare il luogo nel quale si abita e lasciare aggiornamenti costanti sui propri spostamenti. È inutile dire che tutto ciò può facilitare, anche di tanto, la vita di chi decide di tormentare gli altri.

Se proprio non si può fare a meno di condividere ogni attimo della propria giornata, la prima mossa da fare è quindi quella di proteggersi impostando il proprio account su “protetto” e facendo ben attenzione alle persone che possono visualizzarlo.
Ovviamente, anche le informazioni che si danno dovrebbero essere sottoposte a determinati filtri. Condividere i momenti più importanti con i propri contatti e postare qualche foto o video può andar bene ma, nel farlo, è sempre meglio porre particolare attenzione su alcuni particolari come il non condividere l’indirizzo di casa o foto dove è ben evidente la via della propria abitazione. In questo modo non si correrà il rischio di trovarsi degli sconosciuti sotto casa.
Anche scegliere le persone con le quali intrecciare dei rapporti è sempre meglio. Se scambiare qualche chiacchiera online non ha mai fatto male a nessuno, il discorso cambia del tutto se al rapporto nato via chat o tramite Facebook o forum a tema si sceglie di unire un contatto più stretto. Prima di vedersi è sempre meglio cercare di sapere il più possibile dell’altra persona, sapere che aspetto ha e sentirla al telefono per appurare che sesso ed età siano gli stessi di quelli dichiarati.
Ovviamente, pur con tutte le accortezze del mondo non si è mai del tutto al sicuro. E in questo caso entrano in gioco altri espedienti.

Cosa fare quando il web diventa un problema

Il bello di internet è da sempre la libertà che si ha nel gestire il proprio account, nel poter mostrare solo ciò che si vuole e nel poter chiudere una conversazione in qualsiasi momento. Come tutto, anche questo aspetto positivo ha i suoi punti d’ombra che risiedono ancora una volta nella libertà che, se nelle mani sbagliate, può diventare un problema a volte anche piuttosto difficile da gestire.

Così, qualora ci si trovasse in una situazione di questo tipo, per via di offese costanti o di minacce da parte di stalker dei quali non si conosce l’identità, le soluzioni possibili sono:

  • parlarne a qualcuno, in modo da non essere soli e da trovare delle soluzioni alternative al problema. A volte, bloccare la persona di turno può essere infatti una soluzione più che sufficiente a farla desistere dal suo intento persecutorio
  • avvertire la polizia postale. Nel caso in cui dal web la persona passi al reale, molestando in altri modi, esiste la polizia postale o addirittura la polizia locale alla quale si può spiegare tutto l’accaduto. In questi casi aver traccia di quanto avvenuto può aiutare parecchio sia per rintracciare il “colpevole” tramite indirizzo IP che per sapere come agire o ricevere i consigli più adatti sul come gestire la situazione

In ogni caso, quando ci si avvicina al web è sempre bene ricordare che dietro lo schermo ci sono sempre persone reali che, in quanto tali, possono essere sia buone che cattive. Tenerlo a mente, aiuterà a non lasciarsi andare troppo a confidenze che in casi estremi potrebbero risultare pericolose.

Post Author: Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in generale, lavora da anni nel settore, trattando argomenti di vario genere che spaziano dal benessere al mondo dei viaggi fino ad arrivare al sociale, un campo che le sta molto a cuore.

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