Torino: avvocato di Torre Annunziata arrestato per stalking e molestie

Questa mattina nel tribunale di Torino si è svolta un’udienza proseguita in modo diverso dal solito.
Sebbene questa misura sia solitamente presa solo in situazioni piuttosto gravi, l’imputato è stato subito posto in arresto dietro decisione del giudice. Si tratta di un avvocato di Napoli che ha famiglia a Torino dove questa mattina è stato processato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Sembra infatti che l’uomo fosse colpevole di aver picchiato la sua ex compagna davanti alla figlia minorenne.
Alle accuse se ne sono aggiunte però altre secondo le quali l’uomo, nonostante la causa già in atto, avrebbe continuato a perseguitare l’ex convivente, contattandola più e più volte sia via telefono che con messaggi ed email. Un atteggiamento che ha spinto il giudice a chiedere un’aggravante della pena che ha così portato l’uomo, accusato quindi anche di stalking, agli arresti avvenuti oggi a Torino.

A causa di quanto accaduto in passato, infatti, l’uomo aveva già avuto un divieto di avvicinarsi a compagna e figlia e il suo atteggiamento ha dimostrato di non tener conto di tale imposizione, spingendo così il giudice a forzare la mano.
Sembra che tra le prime accuse ci fossero quelle di aver più volte picchiato ed insultato la donna davanti alla figlia, impedendole di uscire e persino di aprire le finestre, anche quando l’ambiente domestico era viziato per il troppo fumo. Una situazione estrema che si è conclusa, almeno per ora, in modo altrettanto estremo.
I legali dell’uomo hanno già annunciato di voler presentare ricorso al tribunale del riesame.

Casi di stalking in famiglia

In genere i casi di stalking avvengono da parte di estranei o di persone lontane dal nucleo familiare. Come la storia appena raccontata ci insegna, però, ci sono sempre delle eccezioni e una di questa riguarda l’uomo arrestato questa mattina che, pur di entrare in contatto con la donna con la quale un tempo viveva, ha continuato ad osservarla da lontano, facendo pesare la sua presenza anche a distanza e tutto con chiamate continue ed email.
Lo stalking infatti ha un peso enorme proprio perché al di là della vicinanza fisica si nutre dell’ansia di sapere che qualcuno è sempre intento ad osservarci o a cercare un modo per avvicinarsi. Una paura che scava nel profondo e che si nutre di ogni gesto compiuto dallo stalker e di ogni avvenimento in grado di spaventare la vittima.
Si tratta di una situazione psicologica molto forte e opprimente che con il tempo può solo peggiorare, portando chi lo subisce ad isolarsi e a vivere nel terrore di un incontro ravvicinato.

Come difendersi dallo stalking

Purtroppo difendersi dallo stalking può essere complesso. Oltre ad essere perseguitati fisicamente, infatti, con l’uso costante di social, le email ed i messaggi, le possibilità di avere a che fare anche più volte al giorno con chi ci perseguita sono piuttosto alte.Ciò nonostante esistono delle regole da seguire che cambiano in base alle situazioni e che in alcuni casi possono aiutare.

Prendere il più possibile le distanze. Non mostrare interesse e non rispondere in alcun modo ai tentativi di avvicinamento dello stalker è senza dubbio una delle prime mosse da seguire. Dandogli corda, anche solo per intimargli di smetterla, avrà infatti l’effetto opposto, portandolo ad insistere e a perseguire nel suo intento.

Dirlo a familiari ed amici. In questi casi è sempre bene non isolarsi. Meglio avvisare amici e parenti e spiegargli quanto sta accadendo. Oltre ad avere più occhi vigili sulla situazione, ci si sentirà meno soli e spaventati. E questo è già un vantaggio visto che spesso lo stalker diventa più forte proprio per via della paura della persona che perseguita.

Salvare ogni indizio. Avere delle prove in caso di denuncia è sempre opportuno. Meglio registrare eventuali telefonate, salvare messaggi e schermate video in caso la persecuzione si svolga online. In questo modo si avranno più indizi non solo per risalire allo stalker ma per sperare che smetta.

Denunciare il tutto. Infine ma non ultima c’è la denuncia da fare alla polizia e questo sia in caso di stalking online (del quale è sempre meglio poter portare delle prove) che in caso si teme che il persecutore sia poco distante. Anche nel caso della donna perseguitata dall’ex convivente avere delle prove è indubbiamente l’arma più efficace e in grado di rendere più rapida l’accettazione di una denuncia e la relativa risposta. In caso di parentela con lo stalker, tra le altre cose, la pena può essere addirittura peggiore.

Post Author: Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in generale, lavora da anni nel settore, trattando argomenti di vario genere che spaziano dal benessere al mondo dei viaggi fino ad arrivare al sociale, un campo che le sta molto a cuore.

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