La violenza sulle donne è un argomento spinoso che sempre più spesso viene trattato non solo per parlare delle notizie di cronaca ma anche per cercare di prevenire che questi si concretizzino fino a diventare un orribile realtà con cui fare i conti.
Sebbene ci sia un’ampia letteratura a riguardo, accompagnata non solo da film ma anche da manifestazioni e dibattiti, l’argomento sembra ancora poco conosciuto o, per meglio dire, sottovalutato. Troppe volte ci si trova a guardare a simili storie con un distacco preoccupante, trincerati dietro l’erronea certezza che simili cose sono così distanti da non poterci neppure sfiorare. Perché se è vero che ognuno di noi conosce la propria realtà al punto da poter stabilire quasi senza margine di errore se sta o meno subendo una violenza, è pur vero che questa può svolgersi tra persone care, nella casa dei vicini o su quella donna che ogni giorno si incrocia per strada o alla fermata del tram. La verità è che la violenza domestica è ancora un male troppo incombente per poter abbassare la guardia e tutti, specie chi lo considera ancora con distacco, dovrebbero informarsi in merito, sensibilizzarsi ed interrogarsi. Perché solo conoscendola nel profondo si può imparare ad essere gli occhi di un vissuto che forse anche più volte al giorno ci passa accanto e nel diventare quegli occhi, improvvisamente vigili ed in grado di vedere, si può sperare di cambiare la vita di qualcuno, salvandolo persino da un destino triste, a volte orribile.
Per fortuna, non mancano mai associazioni e manifestazioni pronte ad tirar fuori la voce per affrontare l’argomento da tutti i suoi punti di vista. E una delle prossime è quella che si svolgerà a Napoli in una due giorni che si terrà nel quartiere simbolo della lotta alla criminalità e non solo.
Sabrina Ferilli, il 3 Luglio parteciperà infatti al fianco delle donne che da anni si battono contro le violenze domestiche e starà con loro tutto il giorno per dare il proprio contributo in quanto attrice e soprattutto donna. Come riportato da La Repubblica, l’atteice romana ha dichiarato che quel giorno starà al fianco delle donne per conoscere meglio un’esperienza della quale i racconti l’hanno colpita. Un’occasione di crescita non solo per lei ma per chiunque volesse avvicinarsi ai problemi della società, per interiorizzarli e riuscire a farli propri al punto da riconoscerli una volta incontrati sul proprio cammino.
I danni psicologici della violenza sulle donne
Uno degli aspetti che spesso vengono sottovalutati quando si parla di violenza sulle donne è il lato psicologico che, in quanto troppo spesso difficile da riconoscere, viene considerato come inesistente. In realtà, al di là dei danni fisici, alcuni dei quali purtroppo possono essere a volte fatali, la psiche è la parte che viene danneggiata maggiormente in caso di violenza. Chi la subisce, infatti, è solita subire anche violenze di tipo psicologico, volte ad incutere timore e a spingere la “vittima” a sentirsi colpevole. Si tratta di un meccanismo che inizia pian piano, in modo estremamente silenzioso e con azioni inizialmente così impercettibile da non essere quasi notate né dagli altri né da chi le subisce. Eppure, giorno dopo giorno, chi sa metterle in atto tende a rincarare la dose, spingendosi sempre un passo più avanti fino ad arrivare a vere e proprie minacce, parole offensive, insulti e, ovviamente, atti fisici. Ormai convinta di avere qualcosa di sbagliato o di essere nel torto, la donna finisce con il subire passivamente, a volte persino anestetizzata dai precedenti colpi subiti che le fanno credere che non sia poi così grave, che può farcela da sola e che forse le cose si rimetteranno a posto.
Perché al di là del sentimento che si può provare per un compagno rivelatosi improvvisamente violento, paura e scarsa stima di se giocano un ruolo importante al punto che, tante volte, solo un aiuto esterno può fare la differenza. Perché senza occhi che siano pronti a riconoscere il problema e una mano pronta a tendersi verso chi sta subendo questo dolore fisico e psicologico, staccarsi da chi si ama nonostante tutto può risultare difficile e quando non è l’amore a fare da freno subentrano la paura, le minacce e persino il timore di potersi trovare in una situazione ancora peggiore qualora le cose andassero male.
Per questo motivo, la manifestazione di Napoli è molto importante, così come lo sono tutte le altre e come lo è ogni contributo piccolo o grande che sia.