Continuano a susseguirsi senza sosta i casi di maltrattamenti sui minori che avvengono in scuole e asili.
Dopo gli eventi della scorsa settimana, anche Roma si è resa protagonista di una di quelle storie che nessuno vorrebbe sentire e che ha per protagoniste due maestre e dei bambini di un asilo nido a Fiumicino.
Si tratta dell’ennesima sospensione giunta dopo alcune verifiche messe in atto in seguito a delle segnalazioni che hanno allertato le forze dell’ordine subito pronte ad intervenire per accertare e fermare la cosa.
Il caso dell’asilo nido di Fiumicino
Questa volta la scena si sposta nel centro Italia ma le dinamiche sono sempre le stesse. Quelle che ormai si conoscono fin troppo bene per via dei tanti fatti di cronaca che ormai con cadenza quasi giornaliera, propongono storie che hanno protagonisti dei bambini vittime di violenze sia fisiche che psicologiche. In questo caso, il tutto è partito perché i bambini di un asilo nido avevano paura di recarsi all’asilo. Un particolare che ha ovviamente insospettito i genitori che hanno subito allarmato chi di dovere.
L’indagine è stata portata avanti dalla squadra Mobile di Roma che Martedì 25 Giugno, dopo una lunga indagine in coordinazione con la Procura della Repubblica del tribunale di Civitavecchia ha applicato una misura interdittiva a carico di due maestre della scuola d’infanzia Isola dei Tesori di Fiumicino. Le maestre, grazie ai dispositivi inseriti all’interno dell’asilo sono state riprese mentre maltrattavano i bambini, minacciandoli, sgridandoli e mortificandoli volutamente.
Atteggiamenti ai quali si sono uniti vari epiteti, l’obbligo a restare fermi a lungo con la testa appoggiata al banco etc… Nei casi più estremi, alcuni bambini venivano isolati dietro la cattedra, obbligati a non emettere alcun suono o, complice l’aiuto della maestra che teneva le loro mani, venivano spinti a colpire un altro bambino che a sua volta veniva poi incitato a rispondere colpendo con più forza. Scene che andavano avanti anche quando i bambini iniziavano a piangere o cercavano di scappare dall’aula.
Immagini agghiaccianti che lasciano solo immaginare lo stato emotivo dei piccoli che senza alcun motivo si sono trovati a subire simili trattamenti.
In vista di tutto ciò, il Gip del Tribunale di Civitavecchia ha disposto un provvedimento cautelare per maltrattamenti fisici e psicologici, per i quali le due maestre sono state sospese e hanno avuto il veto di tornare a scuola per almeno un anno.
Le parole del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino.
Come riportato da Romatoday, il sindaco si è espresso su quanto avvenuto, dichiarando di essere rammaricato per quanto accaduto nella scuola dell’infanzia “L’isola dei tesori”. Montino ha anche reso noto che le due maestre, lavorando in una struttura statale sono dipendenti statali e non comunali ma che visto l’accaduto e quanto avvenuto in passato, l’amministrazione ha preso dei provvedimento come quello di intensificare i controlli nelle scuole e di istituire attività di supporto per le insegnanti che lavorano nei nidi e nelle scuole materne e tutto al fine di tutelare loro ma soprattutto i bambini.
Il comune si sta interessando anche in modo attivo alla nuova legge sulla predisposizione delle telecamere e tutto per dare il via ad una realtà più sicura dove i bambini possano vivere la spensieratezza che meritano e i genitori riescano ad accompagnarli a scuola senza vivere perennemente in ansia.
Ad oggi i casi di maltrattamenti su minori nelle scuole, così come in altre strutture sembrano essere in pericoloso aumento. Ciò può dipendere da un effettiva moltiplicazione dei casi di maltrattamento come da una maggior consapevolezza dei genitori che se un tempo erano meno attenti ai piccoli segnali lanciati dai figli, oggi, anche per via della consapevolezza di quanto accade in giro, preferiscono non lasciare nulla al caso, denunciando subito ogni più piccola anomalia.
Non dovrebbe passare inosservata, infatti, la realtà secondo la quale ad oggi la maggior parte dei provvedimenti presi contro insegnanti violente, sono partite proprio da segnalazioni che i genitori hanno fatto poiché preoccupati per i comportamenti dei figli.
È dunque un bene che l’informazione in tal senso aumenti sempre di più, raggiungendo quanti più genitori possibili in modo da renderli capaci di cogliere ogni più piccolo segnale e di mettere fine ai soprusi che tante maestre stressate o che nel corso degli anni hanno perso il lavoro ed il rispetto per il lavoro di insegnante continuano a perpetrare sui più piccoli.