Maltrattamenti in famiglia e abusi psicologici: come riconoscere e difendersi dal “gaslighting”

I maltrattamenti in famiglia, soprattutto quando non sono accompagnati da  violenza fisica, o qualunque comportamento che possa sfociare nel ledere fisicamente il partner o i figli, sono molto piu’ difficili da comprenere, interpretare e soprattutto da combattere. Il problema principale che affronta una persona che subisce maltrattamenti in famiglia di tipo psicologico, è riuscire a superare la paura di non essere creduti da quanti –  in assenza di lividi o segni identificativi propri di una violenza fisica – potrebbero aiutarli ad affrontare e superare il problema.

Si sa che la violenza psicologica spesso ricade sulla donna che, purtroppo e suo malgrado, subisce in silenzio le minacce piu’ gravi: quelle all’incolumità dei figli. E’ questa l’arma principale che l’aggressore utilizza per effettuare dei maltrattementi in famiglia reiterati e sempre piu’ pressanti. Non bisogna dimenticare che per fare maltrattementi in famiglia non è necessario urlare o alzare le mani, ma – nel caso della propria compagna – spesso l’aggressore agisce  in maniera subdola ma non per questo meno aggressiva, ponendola in una condizione di inferiorità e isolamento dal quale sarà difficile riesca a difendersi.

Al fine di comprendere meglio come un insieme di comportamenti di un soggetto possano sfociare in violenza psicologica reiterata, va compreso il fine, spesso collegato al desiderio di potere, di possesso e di superiorità che l’aggressore attua in famiglia.  Purtroppo,  fin troppo spesso, bambini e donne sono le vittime principali di uomini che per motivi diversi, tra cui patologie psicologiche mai curate o mal curate, non riescono a vivere bene la coppia o la famiglia, finendo per distruggere lentamente e quotidianamente quanto di bello il nucleo familiare ha da offrire.

Se in famiglia state vivendo sensazioni collegate al rifiuto, inteso come non ascolto e considerazione, di isolamento, ovvero non vi è permesso di interagire con l’esterno, la famiglia d’origine o gli amici, oppure vi sentite intimorite dal partner a causa di condotte verbali aggressive o minatorie, state vivendo in reggime di “gaslighting”. Questo genere di comportamento altamente manipolatorio, punta a portare la vittima ad annullarsi tanto da dubitare addirittura della sua stessa sanità mentale, senso critico, mettendo in discussione le proprie priorità e sentendosi incapace di agire in maniera corretta e quindi a dipendere dall’abusante.

Tra i maltrattamenti in famiglia il gaslighting rientra nel processo di brainwashing, ovvero lavaggio del cervello, che alcuni uomini anche in maniera non direttamente consapevole mettono in atto al fine di sfiancare e piegare la donna alle proprie volontà. Questo comportamento, collegato alla dipendenza affettiva, si fonda su accuse – talvolta create ad hoc – al fine di giustificare comportamenti violenti, rabbia e frustrazione.

Possiamo quindi affermare che il Gaslighting è una forma di violenza di tipo psicologico perpetrato nei confronti di una vittima che, ricevendo informazioni fuorvianti e false, arriva a dubitare di se stessa e del proprio senso critico.

Questo tipo di violenza quindi, che non è fatta di rabbia espressa, al contrario, è subdola e molto intensa pericolosa, perchè fatta di silenzi e parole ostili, pungenti, forti tanto da lasciare il segno di ferite psicologiche che difficilmente possono sanarsi se non con l’aiuto della psicoterapia.

Spesso sia le donne abusate che i loro figli necessitano dell’intervento di uno psicoterapeuta che possa, attraverso incontri mirati e specifici, riuscire a far riacquistare alla persona sia l’autostima che il senso critico oramai compromesso. Il terapeuta potrà anche decidere di fare delle sedute di gruppo “familiare” al fine di cercare di reinsaldare ciò che è stato lacerato e risanare ferite troppo a lungo dimenticate.

Sarà difficile convincere però “l’aggressore” a comprendere di avere qualche problema, e di conseguenza necessità dell’intervento di un terapeuta. Gli incontri di gruppo possono essere molto benefici soprattutto con la presenza dell’aggressore che, nel caso in cui accetti – cosa molto rara – l’esistenza delle problematiche familiari, può dare una grossa mano sia alla compagna abusata che ai figli di riuscire a superare il problema.

Non è cosa semplice, questo è chiaro, ma alcuni uomini sentono il peso delle loro azioni, o meglio comprendono di avere qualcosa che non va e, nonostante l’atteggiamento da “padre padrone”, decidono di agire per “salvare” la famiglia.

Per cercare di farvi capire quando e come una storia familiare può sfociare in gaslighting, va tenuto presente che nel rapporto di coppia il “seme del dubbio” è una delle armi piu’ importanti utilizzate dal carnefice-manipolatore. All’inizio sembrano banali discussioni, dove il manipolatore dice di non ricordare quella determinata discussione dove ha usato parole forti, che feriscono, mentre in realtà sa benissimo di minare la fiducia della vittima nel proprio giudizio.

I maltrattamenti in famiglia, soprattutto collegati alla realtà psicologica del gaslighting, vanno gestiti in maniera scientifica e soprattutto vanno accettati dalla vittima. Chi subisce questo tipo di comportamento infatti spesso non si rende conto di essere stato manipolato, per cui tende a negare a se stesso questa realtà. Parenti e amici spesso dicono chiaramente cosa vedono, e andrebbero ascoltati. Spesso una madre, un padre, possono guidarci a comprendere cosa non va nella nostra famiglia, quando un marito freddo, un padre padrone, possono condizionare enormemente la qualità della vita sia dei figli che del rapporto di coppia.

Agire in fretta, è questa la chiave per cercare quanto meno di arginare il problema, affrontandolo con l’aiuto di “tecnici” psicoterapeuti un percorso lento e tutt’altro che semplice, ma che sicuramente darà i suoi frutti. Nel tempo, se si ha coraggio e determinazione, tutto si potrà risolvere, ma ciò che conta è cercare di accettare che qualcosa non va, e che bisogna appunto agire in fretta.

 

 

Post Author: Dario Aloja

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