Maltrattamenti sui bambini: In Lombardia arrivano le prime telecamere

Dopo tanto discutere sulla possibilità di porre un controllo più acceso verso le scuole, gli istituti, le case di cura e i centri dove vengono ospitate persone indifese e incapaci di provvedere a se stesse (come i bambini molto piccoli o gli anziani), in Lombardia sono finalmente giunte le telecamere.
Il provvedimento, se Giovedì sarà approvato come si pensa, inizierà in via del tutto volontaria. Saranno cioè le scuole a far esplicita richiesta di accedere al progetto, ricevendo in cambio le telecamere da installare per monitorare quanto avviene all’interno delle loro aule.
Al momento, per la regione Lombardia è prevista una somma di circa trecentomila euro che in due anni contribuiranno alla formazione di famiglie e insegnanti intenzionati a prendere parte al progetto. Nei due anni successivi, invece, saranno stanziati altri seicentomila euro al fine di portare le telecamere nelle strutture che ne faranno richiesta.
Un provvedimento che i genitori hanno richiesto a gran voce per porre fine ai continui casi di violenza sui minori che, sempre più spesso, si sentono denunciare a carico di scuole elementari e materne e che, a detta Silvia Piani, assessore alle Politiche per la famiglia, la genitorialità e le pari opportunità è attualmente inserito in un progetto a favore dei minori di nidi e micro nidi.
Un inizio in sordina rispetto a quello che probabilmente si auspicavano molti dei genitori che in questi ultimi tempi hanno preso parte alla protesta ma che si contraddistingue come un primo passo verso un’azione mai compiuta prima e che potrebbe aiutare a ridurre i tanti casi di maltrattamento dei quali siamo ogni giorno testimoni.

Piano di inserimento delle telecamere in nidi e micro nidi: come funziona

Se tutto va come deve, nel giro di quattro anni, il progetto dovrebbe essere attivo almeno in via sperimentale, proseguendo poi, in caso di successo, in via più estesa, magari anche a tutti gli altri istituti. Cerchiamo di capire, quindi, come si svolgerà il tutto.

  • Nel 2018 e nel 2019 si provvederà alla formazione di personale tra operatori e genitori i quali saranno formati dalle Ast, già a conoscenza ed informate sull’argomento dei maltrattamenti
  • Nel 2019 e nel 2020 le prime telecamere verranno finalmente installate all’interno dei nidi e dei micro nidi che ne avranno fatto richiesta, offrendosi quindi come volontari per questa prima fase del progetto

Lo scopo finale è quello di cogliere fin dai primi segnali i possibili casi di maltrattamento, in modo da partire subito con le indagini che, grazie alla presenza delle telecamere installate, garantiranno la possibilità di scoprire quanto avvenuto all’interno delle aule. In questo modo la sicurezza dei più piccoli sarà garantita, così come la tranquillità dei genitori che sempre più spesso si trovano in ansia al pensiero di dover affidare i propri figli a istituzioni che sempre più spesso si mostrano incapaci di provvedere alla loro incolumità e che, a volte, a causa di una sola persona, rischiano di mettere in ombra quelle dove invece si lavora bene e nel pieno rispetto del grande valore che è l’infanzia.

Il peso che i casi di maltrattamento nelle scuole per l’infanzia hanno sui minori

Va ricordato infatti, che i minori costretti a subire abusi o maltrattamenti dai loro insegnanti, oltre al danno legato all’atto in se, si trovano spesso sotto shock, incapaci di comprendere cosa sta avvenendo e in preda alla paura degli estranei, dei più grandi o più semplicemente della persona che dovrebbe aver cura di loro ma che invece si comporta in modo del tutto imprevisto.
Questi bambini, rischiano diversi problemi come depressione, ritardo dello sviluppo, intrattabilità, eccessiva timidezza, disturbi del sonno, minzione notturna anche in età più adulta e tanti altri effetti che che se non vengono riconosciuti e presi per tempo rischiano di ingigantirsi accompagnandoli anche per tutta la vita.
Un motivo che da solo basta per far comprendere la gravità della situazione e l’effettiva necessità di prendere dei provvedimenti in grado di salvaguardare quello che dovrebbe essere un periodo spensierato e ricco di occasioni per socializzare e muovere i primi passi nel mondo. Un mondo del quale i più piccoli devono potersi fidare senza paure di alcun tipo, al fine di crescere con spensieratezza e nel modo corretto, imparando a giocare, a scoprire quanto c’è di nuovo e a tessere le giuste relazioni sociali, diventando gli adulti sani e carichi di di vita del domani. Un domani che si spera non presenti più alcun caso di maltrattamento ma che sia un ambiente sano in cui crescere e nel quale tornare a fidarsi degli altri.

Post Author: Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in generale, lavora da anni nel settore, trattando argomenti di vario genere che spaziano dal benessere al mondo dei viaggi fino ad arrivare al sociale, un campo che le sta molto a cuore.

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