C’è chi la definisce una piaga, basta digitare su Google maltrattamenti asilo per vedere apparire una serie di reati di maltrattamenti nei confronti dei bambini piccoli in età che non supera i quattro, massimo cinque anni la maggior parte delle volte.
I video sono impietosi e fastidiosi da guardare. Ci lasciano con lo stupore di una violenza gratuita e immorale generata dalla parte più oscura dell’essere umano.
A commettere questi reato sono le maestre e anche questo elemento sorprende. Solo in questo caso infatti si parla di violenza perpetrata dalle donne sui bambini. Le donne che sono oggetto di violenze, esclusione e maltrattamenti qui le troviamo dall’altra parte in uno dei peggiori atti di violenza.
Poi c’è l’istituzione, la scuola che non punisce, anzi nemmeno se ne accorge diventando essa stessa il nemico dei genitori che in massima parte hanno denunciato i casi di abuso e maltrattamento sui loro figli. C’è pure una circolare del Ministero del 2006 che da alla Preside la facoltà di sospendere le maestre ree di tale comportamento. Ma non accade mai e si preferisce attendere che sia il giudice a definire la pena.
Ci si domanda se questo genere di lavoro non debba essere svolto da persone che hanno una vera attitudine a svolgerlo. Un compito che prevede un potere straordinario che in taluni casi si trasforma in abuso di potere.
Abusi che fanno male
Ciò che leggiamo e vediamo è inaudito, ci sono bambini chiusi in stanze buie per punizione, altri che devono mangiarsi il vomito, piccoli colpiti con oggetti o menati letteralmente.
Sono i genitori che fanno partire le denunce, in sporadici casi si sono allertate le scuole stesse. Non esistono protocolli che permettano di conoscere lo stato di salute mentale e stress dei docenti, un tema quello della prevenzione non affrontato come si dovrebbe.
Di fronte ad un reato così odioso è lasciata al giudice la facoltà di decidere in merito all’interdizione dai pubblici uffici. Dopo qualche tempo la condannata può tornare al suo posto o farsi trasferire, una condizione inaccettabile.
Il mondo politico cerca di porre un argine attraverso proposte di legge che prevedono maggiori sanzioni ma anche, a tutela dei piccoli, la necessità di video sorvegliare l’aula. Sarebbe un forte deterrente ma non ci sono provvedimenti presi, ci si impantana di fronte a tutele incrociate che rappresentano veri e propri veti, come se il lavoratore avesse un diritto superiore ai bambini di non essere picchiati.
La materia dell’assunzione e del comportamento delle maestre negli asili nido è trattata in maniera differente da regione a regione. Anche in questo caso siamo di fronte ad una visione parcellizzata del problema e questo risulta incomprensibile a qualsiasi genitore.
Maltrattamenti asilo: quando ai genitori si accendono le luci di pericolo
Come detto sono i genitori che si accorgono che qualcosa non torna nel comportamento dei loro figli. Cosa allora guardare per capire in tempo che all’asilo c’è la maestra cattiva? un segno si pensa possa riguardare in generale il cambiamento del comportamento nel suo insieme. In particolare uno stato di pesantezza visibile sia all’andata che al ritorno a casa. Il suo equilibrio e senso di protezione è alterato ed il bimbo diventa più cauto, perde parte della sua spontaneità.
Alternano momenti di calma a ira e arrabbiamento, un comportamento nuovo ed inaspettato dai genitori. E’ difficile farsi raccontare il disagio dai bambini piccoli che in genere preferiscono nascondere la negatività. Hanno paura e si sentono bloccati.
Ci sono stati casi di cronaca gravi in cui i bambini all’unisono hanno preso a disegnare scene di violenza, è più facile per loro esternare le emozioni con la gestualità rispetto alle parole.
Quando i sospetti si fanno importanti i genitori devono muoversi insieme e parlare con la Preside per analizzare la situazione.
Nei confronti dei loro piccoli si commette lo sbaglio di sottoporli a raffiche di domande alle quali il bambino risponde per ciò che la domanda e soprattutto lo stato del genitore suggerisce. Creare un ambiente confortevole facilita l’apertura con la possibilità che quegli episodi terrorizzanti vengano alla luce.
La giovane età aiuta a superare questo genere di traumi la cosa importante è ripristinare le condizioni di accoglienza e serenità precedenti al maltrattamento.
Ad oggi sono i parenti coloro che notato segnali di disagio e questo accade non solo con i bambini ma ad esempio anche con gli anziani. Al di la degli aspetti riguardanti la comprensione del disagio, la società vorrebbe qualcosa in più per prevenire questi comportamenti.
Maltrattamenti asilo: i segni riscontrabili sul bambino
Se prima si è parlato di un insieme di segnali per capire episodi di violenza fisica o psicologica, occorre entrare un po’ più nello specifico poiché non basta un singolo segnale di disagio ma bisogna averne di più e tutti coerenti con un quadro indiziario coerente.
Osservare il comportamento del bambino è la prima cosa che si tende a fare di fronte ad un presunto maltrattamento. Parlarne con gli altri genitori, con il pediatra aiuta ad allargare l’osservazione verso altri elementi.
Il maltrattamento fisico è quello che maggiormente ci spinge ad andare a fondo. Lividi, ma anche morsi, ferite, graffi che appaiono in zone del corpo che risulterebbero difficile da giustificare col gioco.
Del comportamento già si è detto, la caratteristica fondamentale è il cambiamento repentino.
Altri segnali possono essere lo stato generale di trascuratezza. – Il piccolo è sporco, presenta infiammazioni alla pelle specie se portano ancora il pannolino, pediculosi. Un quadro che fa sottintendere che l’ambiente non è sufficientemente curato. Si possono avere segnali anche dalla richiesta del bimbo che ha sempre fame quando torna a casa o sete oltre la norma.
Segnali gravi di autolesionismo, pianti improvvisi, stati di panico. In questo caso si parla di forte sospetto.
Come si è detto poco fa un bambino piccolo può trovare più agevole comunicare con i disegni. Quando sono molto piccoli usano le dita per scarabocchiare, facciamo particolare attenzione a disegni irrequieti, di puntini ripetuti molte volte, oppure mostri e colori scuri. Tratti rigidi ed irregolari.
Nel caso in cui i vostri sospetti sono delineati e convergono occorre andare ai carabinieri per iniziare a svolgere le necessarie indagini. Nei casi di cronaca venuti alla luce è stato fatto in questo modo. Alla voce maltrattamenti asilo nido dovremmo trovare più articoli di legge che di cronaca.
1 thought on “Maltrattamenti asilo nido in tutta Italia”
Bambini maltrattati – riconoscere i segni dell’abuso – sos maltrattamenti
(14 Agosto 2018 - 23:25)[…] infantile o minorile in generale, si può, lo dimostrano i frequenti casi di cronaca in cui le maestre di asilo si sono macchiate di gravi episodi di intolleranza violenta riprese dalle telecamere nascoste […]