Donne maltrattate

Quando ci si trova in una relazione sbagliata, uscirne non è una cosa affatto facile. Magari stai sperando ancora che la soluzione arrivi e che tu possa tornare alla normalità di una vita serena. Cercare di andarsene e lasciare il tuo partner non è proprio una passeggiata visto che se lo scoprirà potrebbe reagire in modo violento. Le donne maltrattate ragionano in questi termini, provano una tremenda sensazione di paura e si sentono intrappolate ed indifese.

Ma l’aiuto c’è e bisogna attivarlo. Ci sono centri per donne maltrattate, unità di crisi, servizi per l’infanzia, servizi legali, le associazioni prevedono anche i rifugi dove stare in completo anonimato, in attesa che la giustizia faccia il suo corso.

Vissuta dall’esterno una relazione complicata, come può essere quella sbagliata di un partner violento, genera domande ingenue come: perché non lo ha semplicemente abbandonato? La fine di una qualsiasi relazione importante è difficile poiché trascina con sé vicende annose, se la relazione che si vuole troncare è difficile e violenta, il livello di difficoltà si fa ancora più alto. Sei isolata da amici e famiglia, con un basso livello di autostima e dipendente finanziariamente, in più hai paura di scatenare la sua violenza. Direi che di ragioni ce ne sono diverse per far capire che si tratta di una situazione border line.

Lo stato psicologico non ti agevola perché ti senti confusa oltre che spaventata. Potresti decidere di andartene e dopo pochi minuti ripensarci. Ci sono momenti in cui arrivi ad incolparti per la situazione in cui ti trovi. L’unica cosa che conta è la personale sicurezza che è messa a repentaglio non a causa di un tuo comportamento ma di una persona che ha seri problemi che non puoi risolvere da sola.

Questa semplice lista serve a farti render conto che non sei tu il problema:

  1. Se vieni maltrattata non è per una tua colpa.
  2. Non hai nulla da imputare ai tuoi comportamenti, sei una persona con pari dignità e diritti di chiunque altro.
  3. Merito il rispetto sempre e da chiunque.
  4. Hai diritto ad una vita felice.
  5. I figli meritano di crescere in un ambiente sicuro.
  6. Non fare l’errore di pensare che tanto nessuno ti aiuterà, rifletti.

Fatti forza e decidi di abbandonare il partner violento

Di fronte alla decisione di lasciare il partner violento si generano tentennamenti e ripensamenti, valuta allora ciò che segue:

Quando pensi che forse cambierà – Chiediti quando sarà la prossima volta che avrà un atteggiamento violento. Chi compie gesti violenti e arriva a minacciare il partner, soffre di disturbi emotivi e psicologici che nemmeno lui sa di avere. Solo se si rende conto dell’abuso e se ne assume la piena responsabilità, potrà affrontare un percorso per arrivare ad un cambiamento che sarà molto lento. Per attivare questo cambiamento, che si tratti di stress, alcol, stupefacenti o altro, occorre un professionista ed in alcuni casi una struttura apposita.

Quando pensi di riuscire ad aiutarlo –  è un errore umano e che quasi tutte compiono. La vicinanza ad un uomo violento ti potrebbe far pensare che sei l’unica a poterlo aiutare. Le cose non stanno così. Proprio per il tuo comportamento di comprensione potresti fornirgli maggior forza. Praticamente è come perdonarlo e comprenderlo.

Quando dopo un abuso ti promette che non lo farà più – E’ il comportamento che normalmente accade in un rapporto violento. Il molestatore spergiura che non lo farà più, cambierà, ce la metterà tutta. Il suo obiettivo è controllare la situazione, far si che non denunci o lo abbandoni. Quando ha ottenuto il tuo perdono la storia riprende come e più di prima, e tu in fondo già lo sapevi.

Come proteggerti da un abuso

Non pensare che una giustificazione a non andartene è l’incapacità a mantenere te stessa e i tuoi figli – Pensa solo che le violenze possono avere delle conseguenze estremamente pericolose per te e i bambini.

Anche se ti sembreranno delle esagerazioni prendi con serietà le raccomandazioni che riguardano la sicurezza.

Impara a riconoscere quando il tuo aggressore sta per avere una crisi di violenza – osserva e ragiona sui segnali che lo fanno esplodere, ripassa a mente una storiella che ti devi inventare per cercare di uscire dalla casa che sia di giorno o di notte.

Studia l’ambiente – nei momenti di crisi evita di stare negli spazi piccoli, esci dalla cucina dove ci sono armi potenziali, dirigiti verso una stanza con una finestra per uscire eventualmente, mantieni sempre con te un telefono e scarica l’app per i soccorsi.

Stabilisci un segnale per chiedere aiuto, può essere un segno di penna sul dorso della mano o una parola per far capire che sei in imminente stato di pericolo.

In caso di emergenza sii pronta a fuggire

Prepara un vero piano di emergenza che può servirti alla bisogna. Includi nel tuo piano, le chiavi di emergenza della macchina, i soldi di scorta, i numeri di telefono se ti viene sottratto il tuo telefono, la strada per il primo posto di polizia, il parcheggio della tua auto con portiera dal lato più vicino.

Cerca di calcolare i tempi di fuga, includi ed informa i tuoi bambini sulle istruzioni di fuga i forniscigli i numeri di telefono di emergenza.

Fai molta attenzione a proteggere le informazioni, non lasciare traccia su internet, esegui le ricerche in incognito (attiva le ricerche dal menu in alto a destra dalla pagina di Google).

Procurati un secondo telefono poiché, il tuo lo terrà costantemente sotto controllo verificando nei messaggi e nella rubrica con chi ti relazioni.

Usa una prepagata personale per non generare il sospetto che hai un piano di emergenza, al limite fai acquisti con i contanti per acquistare un secondo telefono con una scheda prepagata.

Si tratta di consigli pratici e applicabili ai casi di emergenza. Se ritieni di essere in pericolo non aspettare la prossima crisi, fai subito il primo passo, chiedi aiuto.

Post Author: sosmaltrattamenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.