Scoperto a Carpuso l’ennesimo caso di maltrattamenti su minori

Ogni qual volta si parla di bambini nelle scuole, la speranza è quella di poter affrontare argomenti legati alla loro educazione o a qualcosa di eccezionale capitata a qualcuno di loro. La maggior parte delle notizie, invece, verte spesso su casi di maltrattamenti che le maestre impongono loro invece di offrirgli l’educazione e le attenzioni che spettano al loro ruolo di educatrici. Un nuovo caso è stato appena scoperto a Carpuso dove ben quattro maestre sono state arrestate per aver maltrattato sia verbalmente che fisicamente i bambini di una scuola elementare. L’ennesimo caso di violenza che, fortunatamente è stato messo in evidenza grazie alla presenza di alcune telecamere che le hanno riprese proprio mentre agivano con violenza contro i bambini.

Il caso di maltrattamento della scuola Montessori di Carpuso

L’arresto delle maestre è avvenuto per mezzo dei carabinieri del Comando provinciale di Bari che in seguito a prove schiaccianti di maltrattamenti su minori hanno preso provvedimento eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare successivamente emessa dal gip del Tribunale di Bari.
L’ordinanza in questione va contro quattro maestre della scuola materna “Montessori” di Carpuso, dove le insegnanti di età di 47, 49, 52 e 53 anni erano solite vessare e maltrattare i bambini, cosa che facevano sia singolarmente che insieme.
I casi di maltrattamento sono avvenuti nell’anno scolastico 2017/2018 e riguardano atti vessatori e violenti nei confronti dei piccoli che venivano spesso strattonati fino a cadere e maltrattati con percosse e schiaffi sul volto. Alle violenze fisiche si univano quelle verbali, fatte di insulti davanti a tutta la classe con epiteti come “cattivi, “scostumati”, “pappamolli”, “rimbambiti”, etc…
Inoltre le maestre si sono rese colpevoli anche di atti di intimidazione durante i quali obbligavano i bambini a stare con la testa china sul banco o rintanati in un angolo della classe con la faccia rivolta verso il muro. Tutti atti ai quali si accompagnavano le minacce di percosse o di gesti di violenza da parte di terzi. Un esempio su tutti la minaccia di portarli in caserma dove un cane li avrebbe morsi.

Ora le maestre grazie a dei video piuttosto espliciti che le inchiodano provando la loro colpevolezza sono state denunciate e al momento, ovviamente, sono state esonerate dall’insegnamento.
A quanto pare la scoperta da parte dei carabinieri è nata a seguito di un’indagine spontanea nata per via della costante diminuzione della classe che da venti bambini si è andata ridotta sempre di più per via dei genitori che senza dare spiegazioni hanno deciso di ritirare i propri piccoli durante l’anno scolastico ancora in corso. Una scelta che deve aver insospettito i carabinieri portandoli alla decisione di indagare per poi fare la triste scoperta.

Ancora troppi i casi di maltrattamenti nelle scuole

Purtroppo, nonostante i tanti provvedimenti e le telecamere che pian piano stanno facendosi largo nelle scuole, i casi di maltrattamento sono sempre troppi, specie se si pensa che molti sono proprio ai danni dei bambini, coloro che andrebbero coccolati ed educati con amore al fine di aiutarli a crescere e svilupparsi in modo corretto.
I casi di maestre che agiscono in questo modo, sono tutti simili tra loro, mettendo in luce degli atteggiamenti errati e ricchi di cattiveria, probabilmente per mano di insegnanti frustrate o che a causa di problemi personali non sono nelle condizioni più idonee per svolgere il loro lavoro.
È bene ricordare che maltrattamenti di questo tipo rischiano di segnare in modo indelebile i più piccoli, portandoli a vivere come un trauma l’ambiente scolastico, a vedere sotto una luce sbagliata l’insegnamento e la possibilità di apprendere e a crescere con un’errata concezione di se stessi.
Troppi bambini ogni giorno subiscono maltrattamenti di tipo verbale o fisico e se alcuni riescono a comunicare il proprio disagio una volta a casa, altri, convinti meritarselo o spinti dalla paura di altre punizioni preferiscono tacere perdendo anche il conforto e la protezione che gli spetterebbe di diritto dai genitori. Una situazione chiaramente grave e per loro invivibile che, se non presa in tempo, può portarli a ritardi nello sviluppo, atteggiamenti aggressivi causati dallo stress che sono costretti a vivere e altri problemi come la minzione notturna, le paure immotivate, un’eccessiva timidezza e un rifiuto a recarsi a scuola.

Tutti sintomi di una condizione di disagio che se presa troppo tardi può risultare difficile da far rientrare e che preoccupa sempre più genitori ormai costretti a dover vivere con ansia anche l’inserimento scolastico dei propri figli, arrivando a guardare gli insegnanti con diffidenza, incerti su come potrebbero comportarsi una volta soli con i loro bambini. Una situazione che molti sperano possa risolversi con l’inserimento capillare delle telecamere all’interno delle scuole e con un controllo periodico dell’idoneità degli insegnanti.

Post Author: Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in generale, lavora da anni nel settore, trattando argomenti di vario genere che spaziano dal benessere al mondo dei viaggi fino ad arrivare al sociale, un campo che le sta molto a cuore.

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