Nelle ultime ore sono emersi due nuovi casi di maltrattamenti sui bambini dell’asilo. Sono quindi stati disposti gli arresti per due maestre rispettivamente di Cernobbio e Varzi. Si tratta di due nuovi casi che vanno ad aggiungersi ai tanti emersi negli ultimi tempi e che lasciano come sempre un senso di impotenza e frustrazione dovuto alla consapevolezza di non riuscire mai a prevedere per tempo certi comportamenti insensati che arrivano da coloro che dovrebbero proteggere i più piccoli, ovvero le maestre.
Il caso della maestra del Comasco
Il primo caso, riguarda una maestra d’asilo che lavorava nel Comasco e che è stata denunciata per maltrattamenti ripetuti sui bambini che frequentavano la sua classe. La donna, di 58 anni è stata arrestata per maltrattamenti commessi presso l’asilo nido di Cernobbio dove agiva in modo violento su bambini dai 3 ai 18 mesi di età. Contro di lei si sono mossi i carabinieri della compagnia di Como che hanno provveduto con un’ordinanza di custodia cautelare per gli arresti domiciliari.
Il caso della titolare di un asilo nido di Terzi
Un altro caso si è svolto invece a Pavia, dove una titolare d’asilo nido e due delle sue collaboratrici sono state denunciate in seguito ad alcune voci che giravano ormai da parecchio tempo sull’asilo dove si diceva venissero svolte delle condotte anomale contro i bambini. Da un’indagine è infatti emerso che all’interno dell’asilo venivano perpetrati atti di violenza su bambini che andavano da 1 a 3 anni. Atti di violenza come spinte, schiaffi e strattoni che si univano, come spesso accade in questi casi, a della violenza psicologica. Le prove schiaccianti, tra le quali ci sono anche dei filmati che evidenziano quanto accaduto, hanno portato alla custodia cautelare di tipo domiciliare della titolare della struttura di 50 anni e alla denuncia di due delle sue collaboratrici, accusate di abuso dei mezzi di correzione sui minori.
Questi due nuovi casi, uniti a quelli emersi nell’ultimo mese, portano ancora una volta sotto l’attenzione di tutti l’urgenza dell’installazione di telecamere di sorveglianza all’interno di asili e scuole. A tal proposito il Codacons è subito intervenuto, richiedendone l’approvazione e facendo notare che i recenti arresti sono stati possibili solo grazie all’installazione di telecamere nascoste che, di conseguenza, si rendono più che mai un valido contributo per proteggere i minori spesso vittime di personale docente che abusa del proprio ruolo. È stata così chiesta dallo stesso presidente Carlo Rienzi una velocizzazione della proposta di legge che richiede l’inserimento di sistemi di videosorveglianza e che è dopo essere stata largamente approvata dalla Camera è stato bloccata in Senato.
I danni dei maltrattamenti sui minori
A tal proposito è importante ricordare che simili atti di violenza su bambini così piccoli sono molto più gravi di quanto non si pensi. Al di là degli schiaffi e degli strattoni, i bambini subiscono infatti una forma di violenza psicologica spesso verbale, volta a vessarli senza un motivo apparente. Una situazione che li porta ad avere paura e a provare un senso di impotenza che non riescono a spiegarsi. Ciò li porta a determinati problemi come:
- Sfiducia verso il prossimo
- Mancanza di fiducia negli adulti con conseguente senso di solitudine
- Eccessiva timidezza
- Paura estrema delle conseguenze per ogni loro più piccola azione
- Minzione notturna
- Inappetenza
- Problemi del sonno
- Scarsa rendita scolastica (per coloro che vanno già alle elementari)
- Aggressività improvvisa
- Emotività incontrollata
Questi sono solo alcuni degli effetti che possono trascinarsi fino all’età adulta e che per questo motivo andrebbero trattati da subito, chiedendo aiuto a personale qualificato. Allo stesso tempo, e proprio per i motivi sopra citati, quando si hanno dei dubbi su possibili casi di violenza sui minori, è necessario farsi subito avanti al fine di poter intervenire prima che i danni siano troppo grandi.
In caso di dubbi, ci si può rivolgere alle Onlus che si occupano di maltrattamenti e, ovviamente, alle forze dell’ordine. Allo stesso tempo, se si hanno dubbi circa i comportanti dei bambini si può chiedere un parere agli altri genitori, al fine di comprendere se determinati atteggiamenti sono diffusi o meno.
Quando a scuola ci sono casi di maltrattamento, infatti, i bambini tendono a farsi più nervosi e a piangere spesso quando si avvicina il momento di recarsi all’asilo. A ciò si possono unire fin da subito alcuni dei “sintomi” riportati qui sopra e che in questo caso possono fungere da campanello d’allarme per riconoscere un problema sul nascere e cercare di risolverlo prima che sia troppo tardi.