Bambino di due anni strangolato perché voleva la nonna

È un caso che lascia tutti senza parole quello di Gabriel, un bambino di due anni che aveva tutta una vita davanti ma che, purtroppo, è andato incontro ad un destino orribile e tutto solo perché gli mancava la nonna.
Una storia inverosimile ma che invece è accaduta davvero, lasciando tutti senza parole, sconvolgendo i vicini, i familiari e persino coloro che hanno dovuto portare avanti le indagini, arrivando pian piano ad una realtà che aveva semplicemente del tragico. Una storia che si è svolta in due tempi e che ha portato ad una prima notizia, risultata poi errata, di incidente stradale. Notizia che nel giro di poche ore è cambiata rivelando qualcosa di ancor più terribile.

Il terribile omicidio, che molti ricorderanno per la stranezza del primo resoconto, è avvenuto nel Lazio dove una madre stanca di sentir piangere il proprio figlio ha agito in modo orribile, arrivando a strangolarlo.
Un gesto che ha poi cercato di occultare dicendo che il piccolo era stato investito da un pirata della strada ma che, alla fine, è emerso in tutta la sua assurdità, lasciando tutti senza parole.

I tragici fatti avvenuti poco prima della morte di Gabriel

Tutto è avvenuto mentre il bambino e la madre di 29 anni stavano passeggiando vicino casa. Ad un certo punto Gabriel ha iniziato a fare i capricci dicendo di voler tornare dalla nonna. Un gesto normale per un bambino di due anni e mezzo ma che la madre sembra non aver tollerato, afferrandolo per il collo e stringendolo con sempre più forza, ignorando i tentativi del più piccolo che fino alla fine ha cercato di divincolarsi dalla folle presa. Resasi conto che il piccolo era ormai cianotico, la donna lo ha così portato subito a casa, incontrando una vicina che stranita ha chiamato la madre. La nonna del piccolo è così accorsa trovando il nipotino ormai in fin di vita.

Una storia tragica che la madre ha inizialmente cercato di occultare dichiarando sia alla madre che ai carabinieri che il piccolo era stato vittima di un pirata della strada.
I segni di strangolamento e la mancanza di segni di frenata là dove avrebbe dovuto esserci stato l’incidente, hanno però spinto i carabinieri a sospettare subito della donna, portandoli a svolgere le opportune verifiche.
Dopo un interrogatorio durato sei ore, la donna ha poi ammesso la verità, dicendo di aver cercato di far smettere di piangere il bambino, stringendogli il collo e coprendogli la bocca con una mano. Una fine orribile che il piccolo ha cercato di evitare divincolandosi e arrivando persino a graffiarla. Gesti che purtroppo non sono serviti,visto che poco dopo la sua vita si è spenta. Sulla donna grava ora l’accusa di omicidio volontario.

La storia di Gabriel è una tragedia che forse si sarebbe potuta evitare?

Da successivi controlli è emerso che la famiglia era seguita da tempo dai servizi sociali. La donna ed il padre del bambino vivevano infatti separati e la ventinovenne, che a detta di tutti era una persona tranquilla che a volte litigava con il fratello con il quale viveva, negli ultimi tempi, si era recata più volte al pronto soccorso per crisi d’ansia per le quali le erano stati prescritti dei farmaci. Un problema che forse nascondeva un disagio più grande che si è poi tradotto in un gesto estremo e messo in atto senza alcun controllo, portando alla morte di un bambino privo di colpe.
Ora, le indagini proseguiranno con l’autopsia del più piccolo e con gli accertamenti finali per capire se si è trattato di un caso isolato o se il bambino aveva subito altri attacchi di questo tipo. Per Gabriel, però, non ci sarà modo di tornare alla vita e la sua storia si conclude lasciando un senso di amaro e di impotenza in chiunque la apprenda.

Lo sa bene la nonna che, chiamata subito sul posto, ha assistito agli ultimi momenti di vita del nipote, credendo inizialmente alla versione della figlia salvo poi rendersi conto, anche se probabilmente non ancora del tutto, di come stavano realmente le cose. Interrogata dai carabinieri la donna si è infatti mostrata spaesata, senza punti di riferimento, distrutta da una perdita così assurda da concepire. Perché nessun nonno può mai pensare di sopravvivere ai propri nipoti e la signora era molto legata al bambino. Tanto che il piccolo la cercasse anche quando era in compagnia della mamma, incontrando però, proprio per questo, una tragica fine.

Post Author: Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in generale, lavora da anni nel settore, trattando argomenti di vario genere che spaziano dal benessere al mondo dei viaggi fino ad arrivare al sociale, un campo che le sta molto a cuore.

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