Revenge Porn, la nuova forma di maltrattamento

Quando si parla di maltrattamenti si deve tenere in conto anche l’era in cui viviamo e i modi di fare che cambiano, producendo altri modi per fare della violenza sugli altri. Un chiaro esempio è quello del body shaming, sempre più diffuso e in grado di rovinare la vita di chi si ritrova a doverlo subire. Così, tra i tipi di maltrattamento, uno sempre più diffuso e che negli ultimi tempi sta facendo parlare di se è il revenge porn, altamente in uso tra i giovani e in grado di distruggere chi lo subisce.
Si tratta della diffusione non autorizzata di foto in cui la vittima è in biancheria intima o in pose “sconvenienti” che nella maggior parte dei casi sono state inviate ad un partner che, una volta finita la storia, decide di vendicarsi diffondendole per il web.
Secondo alcuni studi statistici, almeno un adolescente su quattro nella vita ha inviato alcune immagini a sfondo erotico con il partner e almeno in un caso su sette si è poi giunti al revenge porn.

Revenge porn cos’è e come si verifica

Il revenge porn non è altro che la diffusione (solitamente attuata per vendetta) di foto o video in cui la vittima è nuda o ripresa durante un atto sessuale.
Solitamente, a diffondere simili immagini sui social sono gli ex o gli amici che pensano di fare un atto goliardico mettendo in ridicolo la vittima di turno che fa solitamente il giro di conoscenti e parenti provocando un grande senso di imbarazzo in cui si trova al centro di tanta attenzione. Basti pensare a Tiziana Cantone che per il senso di vergogna e di impotenza è giunta all’atto estremo di togliersi la vita.

Purtroppo i dati parlano chiaro e il revenge porn è in aumento e sta crescendo così in fretta di dividersi in nuove categorie. C’è infatti il revenge porn che nasce come un “banale” scherzo, quello che si fa per vendetta o addirittura per ricattare la vittima.
Inoltre, è già successo che questa nuova “moda” da considerare a tutti gli effetti come una forma di maltrattamento, visti i danni psicologici ai quali porta, non avviene con immagini e video condivisi dalla vittima ma addirittura catturati a sua insaputa, ad esempio durante un rapporto intimo.

Revenge porn e no della camera per renderlo un reato

Ma perché in questi giorni si sta parlando tanto di revenge porn?
Il motivo è semplice. È stato emesso un emendamento che richiedeva di rendere questo tipo di maltrattamento un reato vero e proprio. La richiesta è stata però bocciata dalla Camera, cosa che ha dato il via ad una serie di discussioni in merito e di proteste che sembrano non voler terminare.
Dopotutto è facile intuire come la diffusione di simili immagini può intervenire nella vita delle vittime, cambiandola in peggio ed è per questo motivo che viene richiesta una maggior presa di coscienza sulla gravità di un simile atto che può portare dalla “semplice” vergogna alla sensazione di essere perseguitati, cosa che come già è accaduto può portare per sino al suicidio.
Si tratta dopotutto di una forma diversa di bullismo, dove la vittima viene presa di mira per un atto condiviso in intimità o per degli scatti rubati e poi messi in rete senza il suo consenso. È facile quindi immaginare come tutto ciò può cambiare una vita, andando ad alterare relazioni personali e sociali e passando in men che non si dica da virtuale a reale.

Effetti del revenge porn sulle vittime

Quando si è vittima di una simile forma di maltrattamento, la vittima finisce con il sentirsi prima di tutto sola, specie se alla diffusione di immagini si unisce il ricatto. A ciò si unisce il senso di vergogna per via delle reazioni degli altri che invece di appoggiarla si fanno a loro volta carnefici, diffondendo le suddette immagini e denigrando la persona che finirà con l’isolarsi per evitare di incontrare persone che potrebbero riconoscerla.

Da qui, il passo all’ansia, gli attacchi di panico e la depressione è davvero breve e può portare ad una vita praticamente distrutta, specie se non si ha qualcuno in grado di ridimensionare le cose al proprio fianco. Se si pensa che i casi più diffusi sono tra adolescenti è facile intuire che il rischio di problematiche difficili da risolvere si fa ancora più alto.

Ma come evitare il revenge porn?

Farlo non è facile ma si possono mettere in atto alcune strategie come l’evitare tassativamente di inviare foto o video a persone conosciute sul web. Allo stesso modo, meglio evitare di inviare immagini in biancheria intima o senza abiti ai compagni di turno o agli amici.
Nel caso in cui venisse ripresi di nascosto è bene non nascondersi ma denunciare subito quanto sta avvenendo sia ad una persona fidata che alle autorità. Anche in caso di minacce, infatti, è raro che la cosa si fermi semplicemente tacendo e tante volte è meglio rivolgersi ad un adulto in grado di fermare la cosa sul nascere.
Sebbene non ci sia ancora una legge contro il revenge porn ci si può infatti aggrappare a quelle sulla privacy o sulla diffamazione in modo da avere comunque dei risultati.

Post Author: Danila Franzone

Copywriter e amante della scrittura in generale, lavora da anni nel settore, trattando argomenti di vario genere che spaziano dal benessere al mondo dei viaggi fino ad arrivare al sociale, un campo che le sta molto a cuore.

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