Non finiscono mai le denunce per violenza sui minori da parte di insegnanti o tutori che, invece, dovrebbero proteggerli, insegnando loro come muovere i primi passi nel mondo.
Proprio oggi a Vercelli, il tribunale ha notificato un provvedimento di divieto all’esercitazione dell’attività professionale ad una maestra dell’asilo, operante nella scuola per l’infanzia di Varallo Sesia e colpevole di aver maltrattato bambini che andavano dai quattro ai cinque anni di età.
Le accuse sono giunte dopo che le stesse piccole vittime si sono rivolte ai genitori in cerca d’aiuto, facendo così scattare immediatamente la denuncia per maltrattamenti sia verbali che fisici su minori e dopo le quali si provvederà ad interdire la maestra dall’insegnamento.
Maestra d’asilo di Vercelli accusata di violenza sui minori
La notizia che purtroppo non ha più dell’incredibile, dati i tanti casi che si sentono ogni giorno, è arrivata ai carabinieri di Borgosesia e Varallo che, dopo aver ricevuto delle denunce da parte di alcuni genitori, hanno immediatamente svolto le indagini del caso ascoltando prima i genitori e successivamente anche i bambini che, a quanto pare, hanno dato versioni di quanto accaduto molto simili tra loro.
La maestra di 41 anni, quindi, è stata allontanata dal suo ruolo di educatrice con le accuse di maltrattamenti verbali che avvenivano attraverso urla e atteggiamenti sgarbati anche senza motivo e per maltrattamenti fisici espressi tramite pizzicotti, strattoni ed anche schiaffi.
Durante l’indagine, i bambini sono stati ascoltati in modalità protetta presso una struttura allestita recentemente al comando dell’Arma di Borbosesia e denominata “Stanza tutta per sé” dove hanno parlato con il supporto di psicologi professionisti.
È così emerso che i piccoli, spaventati dai modi dell’insegnante, avevano iniziato a provare terrore al pensiero di doversi recare all’asilo e che, interrogati dai genitori, hanno motivato la cosa parlando appunto dei modi di fare violenti della maestra che agiva così ogni qual volta non veniva ascoltata o che le sue direttive non venivano seguite in modo tempestivo o come lei desiderava.
Danni psicologici in bambini così piccoli
È indubbio che situazioni come quella sopra descritta possono causare danni psicologici anche gravi nei bambini che vedono svanire senza un apparente motivo una figura di riferimento come quella dell’insegnante. Soprattutto in età prescolare, i piccoli tendono infatti a vedere l’insegnante come una sorta di surrogato dei genitori e pertanto sono molto legati alla sua figura, cercandone il consenso e vivendola quasi come una persona di famiglia. Essere maltrattati o mortificati senza un’apparente ragione, oltre a spaventarli finisce con il creare in loro una grande confusione dovuta all’improvvisa mancanza di un punto di riferimento per loro decisamente importante.
Si parla di danni che possono andare da lievi a gravi e che in genere possono essere riassunti con:
- paura delle figure autoritarie
- paura delle regole da seguire
- incapacità di seguire le regole
- minzione notturna
- scarso appetito
- difficoltà nel prendere sonno con conseguente riposo disturbato
- aggressività immotivata
- eccessiva timidezza
- ansia o attacchi di panico
Sintomi spesso in opposizione tra loro e che cambiano a seconda del tipo di trauma subito e del carattere del bambino che avrà probabilmente bisogno di un adeguato supporto psicologico al fine di riuscire a fidarsi nuovamente di altre figure importanti come appunto quella dell’insegnante.
Cosa fare quando si sospettano problemi di maltrattamenti sui minori
Per i motivi sopra elencati, quando un genitore sospetta di maltrattamenti sui propri figli da parte del corpo insegnante è importante che l’intervento sia tempestivo e che ai piccoli sia dato tutto il supporto necessario sia da un punto di vista dell’ascolto e quindi della comprensione che, qualora servisse, da un punto di vista psicologico. In casi simili, infatti, prima si agisce e più possibilità si hanno di risolvere il problema sul nascere evitando i danni già riportati sopra che a volte, se presi in ritardo, possono trascinarsi anche per anni.
Chiedere subito aiuto è quindi indispensabile così come lo è indagare e cercare di capire i figli dai segnali più piccoli, parlando loro della scuola o di eventuali attività extra scolastiche e cercando di coglierne anche il più piccolo disagio. In questo modo si riuscirà a dar loro tutto l’aiuto necessario al fine di vivere con spensieratezza gli anni dell’infanzia, aiutandoli al contempo a relazionarsi con il mondo senza paure o incertezze, garantendogli così una crescita psicologica sana ed in linea con la loro età.